La sede legale e gli uffici amministrativi si trovano presso la Darsena Romana 2 , mentre la Struttura Operativa si trova presso il Centro Polifunzionale Il Saraceno all’interno del Porto di Civitavecchia – 00053 Civitavecchia (RM).

La Darsena Romana

La critica storica ritiene che Traiano abbia affidato l’incarico di costruire il porto di Centumcellae (nome di Civitavecchia nell’antichità romana e nell’alto Medioevo) al suo architetto di fiducia, Apollodoro da Damasco (II Sec. d.c.).
Nel nuovo scalo marittimo fu realizzata anche una darsena, cioè un piccolo porto interno, comunicante con quello principale, per dare maggiore sicurezza alle imbarcazioni che vi stazionavano. All’uopo fu probabilmente scelta una delle innumerevoli insenature costiere dalla quale furono estratte pietre per gettare le basi dei moli e dell’antemurale.
Sul lato terra della darsena vennero quindi costruiti gli “horrea”, magazzini utilizzati per lo stoccaggio delle merci destinate a Roma, soprattutto grano, frumento, olio e vino, provenienti dalle regioni ultramarine.
Nel 1728, sulla banchina della Darsena, fu aggiunto un grande edificio per dare ai forzati addetti al remo un idoneo ricovero nei periodi che essi dovevano trascorrere a terra. I locali, però, furono concretamente utilizzati come magazzini.

L’originario progetto fu ripreso all’inizio del XIX sec. allorché il fabbricato fu ristrutturato in modo da ricavare tre grandi locali di detenzione che presero il nome delle galere distrutte nelle guerre napoleoniche in Egitto: Capitana, San Pietro e Padrona. Nel 1816 fu aggiunto un altro ambiente, chiamato “la Mancina”. Il 4 settembre 1820 la Darsena fu teatro di una grave sollevazione dei circa 1800 forzati rinchiusi nel carcere, vicenda che si concluse il 30 settembre dello stesso anno con la fucilazione dei 30 ergastolani ritenuti maggiormente responsabili della rivolta.

Nel Regno d’Italia l’edificio fu utilizzato come sede delle scuole pubbliche e di alcuni impianti commerciali e industriali.

Agli inizi del Novecento la Darsena fu destinata a porto peschereccio. Dopo la seconda guerra mondiale è stata sede di attività nel settore della metallurgica e cantieristica navale ed in tempi recenti è stata completamente ristrutturata. I nuovi locali, inaugurati nel 2007, si sviluppano su due livelli: piano terra, dove sono state sistemati i magazzini dei pescatori, le rimesse e una sala d’asta per il pesce; e piano superiore, con gli uffici di società che operano nel settore dei servizi portuali.

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